venerdì 20 novembre 2009

Intervista a Luca Argentero

Luca Argentero: glamour e credibile
Il Grande Fratello è un’esperienza che appartiene ad un’altra vita. Luca Argentero è, in questo momento, l’attore più inaspettatamente quotato. Eh sì, perché chi avrebbe scommesso su un reduce della casa più spiata d’Italia?! Ma lui, dalla televisione commerciale, è riuscito ad affrancarsene in pieno. Classe 1978, una laurea in Economia e Commercio alla Bocconi, un debutto nella serie Tv Carabinieri. Nel 2006 viene scelto da Ferzan Ozpetek per vestire i panni, non facili, di un omosessuale, e lui saprà indossarli con molta grazia, nel film Saturno contro. E’ il suo salto di qualità. Da allora, passa di film in film da A casa nostra di Francesca Comencini, a Lezioni di cioccolato di Cuppellini, a Solo un padre di Licini. Nel 2009, curiosamente va verso un nuovo ruolo omosessuale in Diverso da chi? E sempre nel 2009, è protagonista del film di Placido Il Grande sogno, e ha già all’attivo una nomination ai
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David di Donatello 2009 come miglior attore. Luca è disponibile ed entusiasta per il suo ingresso a pieno regime nel mondo del cinema.
Quanto ha pagato Ozpetek per averla sdoganata?
Lo ringrazio infinitamente ogni volta che lo incontro! E’ una persona che sento spesso, ed è un ottimo consigliere. E’ a lui che mi sono rivolto quando ho avuto dei dubbi.
Il suo ultimo film è diretto da Michele Placido. Lui è polemico, duro, rissoso, lei è tranquillo e pacato. Questa differenza caratteriale, almeno apparente, le ha creato problemi?
Auguro a tutti quelli che fanno il mio lavoro di avere la fortuna di lavorare con Placido. È stata una delle esperienze più educative, formative ed interessanti della mia vita. Placido è una vera forza. Ognuno ha il suo carattere ed il suo modo di porsi. Pochi però hanno la sua solidità di pensiero. Se uno ha delle idee, ed oggi non è così scontato, è giusto che le difenda.
Un sogno della tua vita?
In questo momento, visto che sono un neo sposo, mi piacerebbe vivere l’attesa fuori dalla sala parto. Davvero non vedo l’ora!
Con quale regista vorresti lavorare?
Non penso ad un regista in particolare, ma so che vorrei interpretare un super eroe, mi piacerebbe avere un super potere di qualsiasi tipo, anche piccolissimo. Finora sono soddisfatto perché ho potuto cimentarmi con ruoli sempre molto diversi fra loro. Penso sia l’unico modo per crescere e per migliorarsi. Qualsiasi regista mi offra la possibilità di cambiare realmente, rispetto a quello che ho fatto prima, è ben accetto.
Nei tuoi film hai dovuto girare delle scene di grande intimità… anche con uomini. Imbarazzo?
Le scene intime sono imbarazzanti in generale. Condividerle poi, anche se per finta, con altre 20 persone della troupe, è uno scoglio sempre, sia che si tratti di un uomo o di una donna. Il mio caso è certamente un po’ buffo davvero, perché mi sono trovato quasi lo stesso numero di volte con uomini e con donne… Diciamo che ho pensato al risultato che dovevo ottenere.
Finora hai lavorato con grandi nomi del giovane cinema italiano, e con tutti sembri molto affiatato.
E’ fortuna. Non puoi farti diventare simpatica una persona che non trovi tale. A me è andata bene, perché con tutti, c’è stata una forte empatia, è questo credo, abbia giovato ai film. Soprattutto nelle commedie è essenziale che tu per primo ti diverta, se vuoi che anche il pubblico lo faccia. Credo che la vera forza di questi film sia nei dialoghi, nella forza delle sceneggiature, nella totale assenza di volgarità. Questo è alla base di un cinema buono, poi viene tutto il resto.
I film che hai interpretato hanno una nota comune, sono commedie che trattano temi sociali molto delicati.
E’ una caratteristica delle commedie scritte da Fabio Bonifaci quella di prendere un tema sociale importante, su cui bisogna fare attenzione a scherzare, e trattarlo con delicatezza, riuscendo a ridere non di quella cosa lì, ma con quella cosa lì. Non è facile, mantenere un livello di commedia che sia equilibrato rispetto al tema che si sta trattando, così come non è facile ottenere una misura giusta quando interpreti personaggi come l’omosessuale, che presta il fianco molto facilmente a diventare una macchietta, se non sei attento alla misura in cui lo rappresenti.
Sei sul set dell’ultimo film di Julia Roberts, per la tua prima esperienza con una majors americana. Sembra che il 2009 sia il tuo anno…E’ un bellissimo momento, ma c’è anche un’ansia tremenda. Non ci dormo la notte! Anche se buona parte di questa preoccupazione me la mettono gli altri. Luigina Dinnella

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